GAP

Il prezzo del pane è cresciuto negli ultimi anni in maniera impressionante così come quello dei generi di prima necessità, questa dinamica è coincisa con la progressiva diminuzione del potere di acquisto dei salari e delle pensioni.

Sull’impoverimento generalizzato che ha subito la nostra popolazione per opera della speculazione e dell’assenza di forme d’Indicizzazione dei salari e delle pensioni, la politica è stata incapace di intervenire se non con operazioni di facciata. Il mercato inoltre è riuscito anche su questo terreno a ritagliarsi una nicchia di profitto, creando una serie di strutture con prodotti sottocosto con un livello bassissimo di qualità.

L’iniziativa che è partita da Roma dei Gruppi di Acquisto Popolari dal PRC ed ACTION denominata: “boni come er pane” cerca di rompere il ricatto, per il quale se non arrivi a fine mese devi mangiare prodotti di bassa qualità. Associandosi come consumatori infatti si è riusciti sensibilmente a ridurre il prezzo del pane arrivando al prezzo di un euro al kg e ad averlo di ottima qualità. Questo obbiettivo si è raggiunto sostanzialmente perché il gruppo di acquisto contratta il prezzo direttamente dal produttore
saltando ogni tipo d’intermediazione.

Anche a Ciampino abbiamo portato avanti questa iniziativa. Per quasi nove mesi ci siamo ritrovati in piazza Trento e Trieste ogni

sabato mattina a distribuire il pane a 1€ al Kg. Intorno a noi si è creata una piccola clientela di affezionati che hanno aderito alla

nostra iniziativa e con questo semplice gesto hanno combattuto il carovita e i cartelli capitalisti che dominano il settore agroalimentare.

Per fare un esempio pratico una famiglia di due persone che consuma tre chili di pane a settimana comprando il pane del GAP hapotuto risparmiare circa 6-7€ a settimana, mediamente 25€ al mese. Considerando che l’unico provvedimento che il governo ha preso contro la crisi economica sono stati i 40€ della social card, è un risultato di tutto rispetto considerando l’evidente disparità di mezzi.
Ma il fatto più importante è che questo risultato si è raggiunto non aspettando l’elemosina del governo, ma autorganizzandosi ed ingegnandosi per scardinare il sistema che ci vede solo come consumatori passivi che nulla possono per influenzare il mercato.

Il successo di questa iniziativa si vede in altri due importanti fattori: molti supermercati hanno copiato la nostra iniziativa aprendo dei reparti di prodotti a prezzi più bassi e l’antitrust ha finalmente multato i pastificatori dimostrando che questi si erano riuniti in cartello per poter tenere alti i prezzi della pasta, altro prodotto che molti GAP stavano distribuendo insieme al pane.
Un’analisi più approfondita di questi eventi la potete trovare sui nostri volantini e sul sito del Partito Sociale, il dipartimento del nostro partito che si occupa di queste iniziative.

Al momento le distribuzioni del pane sono sospese per la pausa estiva, ma riprenderanno a settembre con importanti novità…

Scarica la carta d’intenti del Gruppo di Acquisto Popolare.