Rugghia, le primarie…il ritorno del sempre uguale!

La possibile candidatura alle primarie di Antonio Rugghia, già sindaco di Ciampino per tre mandati e deputato nazionale per due legislature, sebbene non del tutto inattesa, lascia comunque sorpresi, se non altro per le speranze che sembra suscitare in una fascia di cittadini.

Chi è e cosa ha fatto Rugghia per essere la novità di queste primarie e come gli si può costruire intorno l’etichetta di alternativo? Cominciamo col dire che noi di Rugghia ricordiamo con estrema lucidità quel piano regolatore, sul quale Rifondazione Comunista tolse il proprio sostegno alla maggioranza, che sostanzialmente ci regala la città che abbiamo tutti sotto gli occhi, aggravata da un cospicuo numero di varianti sostenute, nel corso degli anni, da tutti i diversi Rugghia boys presenti in consiglio comunale.

Ricordiamo anche il folle disegno di legge “People moving” che nel bel mezzo della battaglia in difesa della salute e per la riduzione dei voli prevedeva investimenti pubblici per infrastrutture di collegamento tra aeroporto e città.

Questo già basterebbe per avere un quadro della situazione ma vogliamo andare oltre: in dieci anni da deputato non ha mai mostrato segni di giudizio critico verso la deriva a destra del PD, improntata all’austerità e all’ubbidienza ai trattati europei che oggi strozzano i comuni, inoltre per proporre la sua candidatura a sindaco ha scelto nuovamente il terreno delle primarie di centrosinistra, cioè lo stesso terreno asfittico su cui si sono misurate le giunte Lupi e Perandini, con i risultati che abbiamo oggi sotto gli occhi.

Se Rugghia avesse avuto in mente qualcosa di diverso non avrebbe dovuto scegliere il terreno delle primarie, frequentato dai liquidatori di A.S.P. e da cementificatori professionisti, ma avrebbe dovuto costruire oltre questo CENTRO-sinistra un percorso di reale alternativa programmatica. Ma Rugghia non può farlo per due motivi: è totalmente organico a questo Partito Democratico e il PD non è neanche lentamente il PDS del 1994.

Gli echi di alcuni buoni risultati raggiunti da quella giunta di quasi 20 anni fa si sono spenti da tempo e si illude chi pensa che il ritorno di Rugghia al timone possa riesumare quel tipo di politica e quelle pratiche. Da allora è passata un’intera era politica ed economica ed oggi non ci sono più le condizioni perché una politica di investimenti e di redistribuzione, possa essere riproposta nel quadro della compatibilità con il sistema.

Cercare di spostare a sinistra il centrosinistra standoci dentro è una perdita di tempo, una sfida che protagonisti ben più convinti e più influenti di Rugghia hanno già perso più volte. Oggi, se si vuole presentare una candidatura che si propone di difendere il lavoro, il paesaggio, la salute e i beni comuni di questa città ci vuole una parola d’ordine chiara: cioè che tale candidatura non può essere costruita all’interno del centrosinistra, ma solo all’infuori e contro di esso.

Rifondazione Comunista è impegnata da anni su questo fronte e farà in modo che queste istanze siano rappresentate nella prossima tornata elettorale cittadina, anche contro l’ex sindaco Rugghia. Invitiamo tutti quelli stanchi del teatrino delle primarie, dove non ci si confronta sul terreno politico complessivo ma soltanto sul bacino personale di voti, e tutti coloro che si battono per la difesa del territorio, del lavoro, dei servizi pubblici locali, del welfare, dell’ambiente ad un confronto chiaro, aperto, inclusivo e partecipato.

Costruiamo insieme l’alternativa politica di sinistra che possa sfidare, in una tappa di questo percorso, anche elettoralmente coloro i quali in 20 anni non sono stato in grado di tutelare gli interessi collettivi ma solo quelli di pochi.

If you enjoyed this post, please consider to leave a comment or subscribe to the feed and get future articles delivered to your feed reader.

Comments

No comments yet.

Leave a comment